ARCHITETTURA MEDIATICA
"THE TRUMAN SHOW"


METROPOLI SELVAGGE E DISUMANIZZANTI, CORPI MUTANTI  SIMILI A STRUMENTI MICIDIALI ED EDIFICI-MONITOR HANNO ATTRAVERSATO GLI SCHERMI DELLA 55° MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (SVOLTASI DAL 3 AL 13 SETTEMBRE 1998). L’IBRIDAZIONE CORPO-MACCHINA E ARCHITETTURA-MEDIA È DUNQUE UNA DELLE TENDENZE RILEVANTI DEL CINEMA CONTEMPORANEO. IL CINEMA DI FINE MILLENNIO È POPOLATO DI SPAVENTOSI CYBORG E DI EDIFICI-MONITOR CHE ANTICIPANO INQUIETANTI SCENARI CON MOSTRI E CITTÀ PULSANTI AL RITMO DI SPOT COMMERCIALI E SOAP OPERA. SE IN QUESTA EDIZIONE DELLA MOSTRA LA MUTAZIONE CORPOREA HA CARATTERIZZATO IL CINEMA GIAPPONESE ATTRAVERSO FILM COME BULLET BALLET, DI SHINYA TSUKAMOTO, L’ARCHITETTURA È STATA INVECE PROTAGONISTA IN THE TRUMAN SHOW, DEL REGISTA AUSTRALIANO PETER WEIR.
DEFINITO UN FILM SUL VIDEO-INCUBO DI FINE MILLENNIO, THE TRUMAN SHOW SEGNALA L’INVADENZA NELLA QUOTIDIANITÀ DELLA FICTION E DELLA COMUNICAZIONE COMMERCIALE; INSOMMA, IL CONFINE TRA REALTÀ E FINZIONE SI ASSOTTIGLIA SEMPRE PIÙ FINO A SCOMPARIRE DEL TUTTO. IL TRENTENNE TRUMAN BURBANK (L’ATTORE JIM CARREY) HA LA SENSAZIONE DI ESSERE OSSERVATO IN OGNI MOMENTO DELLA SUA QUOTIDIANITÀ. OGNI ISTANTE, DAL MOMENTO IN CUI È NATO, BURBANK È A SUA INSAPUTA LA STAR DELLA SOAP OPERA PIÙ LUNGA E SEGUITA NELLA STORIA DELLA TELEVISIONE. E SEAHAVEN, LA CITTADINA DA CARTOLINA DOVE TRUMAN VIVE, È IN REALTÀ UN GIGANTESCO TEATRO DI POSA E LE PERSONE SONO ATTORI CHE RECITANO UN COPIONE. TRUMAN VIVE OGNI ATTIMO DELLA SUA VITA SOTTO LO SGUARDO FREDDO E INDAGATORE DI MIGLIAIA DI TELECAMERE NASCOSTE NEI LUOGHI PIÙ IMPENSATI: L’ANELLO CHE PORTA SEMPRE AL DITO, LA COLLANA DI SUA MOGLIE MERYL E LA BOA GALLEGGIANTE LUNGO LA SPIAGGIA.
LE PREPARAZIONE DEL FILM RIVELA QUANTO LA TESI DI WEIR NON SIA POI COSÌ FANTASIOSA. INIZIALMENTE, IL REGISTA PENSAVA DI REALIZZARE SEAHAVEN NEGLI STUDI PARAMOUNT DI LOS ANGELES, PER DARE L’IMPRESSIONE CHE LA CITTADINA FOSSE STATA COSTRUITA APPOSTA, E TUTTA INSIEME, COME AVVIENE APPUNTO PER UN SET TELEVISIVO. PROBLEMI LOGISTICI RESERO L’IMPRESA INATTUABILE. DOPO ALCUNI SOPRALLUOGHI IN CALIFORNIA E FLORIDA, WENDY STITES - CONSULENTE PER L’ESTETICA DEL FILM - SCOVÒ LA LOCATION IDEALE IN SEASIDE, PICCOLO VILLAGGIO IN FLORIDA COSTRUITO NEGLI ANNI OTTANTA. COMPOSTA DI CIRCA TRECENTO COTTAGE IN STILE VAGAMENTE NEOCLASSICO, SEASIDE SEMBRAVA USCITA DA UNA FIABA POSTMODERNA IN CUI TUTTO È TALMENTE ARTEFATTO DA APPARIRE CRISTALLIZZATO IN UN’AURA IPEREALISTICA, E DUNQUE ADATTISSIMA A RAFFIGURARE LA CITTÀ-SET DEL FILM.
THE TRUMAN SHOW SUGGERISCE ALCUNE RIFLESSIONI INDOTTE DAL SOGGETTO DEL FILM MA ANCHE, E SOPRATTUTTO, DALL’IMMAGINE DELLA LOCANDINA IN CUI CAMPEGGIA IL GIGANTESCO GRATTACIELO-TELEVISORE CHE TRASMETTE LA VITA DI BURBANK MINUTO PER MINUTO. IN ALTRI TERMINI, FINO A CHE A PUNTO TALE BIZZARRA (ANCHE SE NON PRIVA DI FASCINO) SUGGESTIONE VERRÀ RACCOLTA DA COMMITTENTI E PROGETTISTI. LE METROPOLI DIVERRANNO SELVE DI GIGANTESCHI MONITOR CHE TRASMETTONO IN DIRETTA LA VITA DI QUALCHE INDIVIDUO INCONSAPEVOLE DI ESSER NATO DENTRO UN SET? INSOMMA, A DECIDERE DEL DESTINO DELLE CITTÀ SARANNO SOLO ALCUNE GRANDI MULTINAZIONALI IN GRADO DI FINANZIARE ARCHITETTURE-MONITOR CHE TRASMETTONO SPOT CON IMMAGINI A SCALA URBANA?